Moderatore: Nicola Cufaro Petroni | Università degli Studi di Bari
Musica e spazi per la rappresentazione
Francesco Scagliola | Conservatorio di Musica "N. Piccinni" di Bari
Sono chiare a molti le grandi linee della storia dell'architettura così come quelle della storia della musica. Più segreta è la trama della rete di relazioni tra i due dominii di conoscenza. Nella seconda metà del novecento i compositori hanno iniziato ad interrogarsi sul parametro dello spazio in musica e a creare composizioni che tenessero conto di questa fondamentale componente del suono. Non è che in un passato più remoto l'uso dello spazio sonoro non fosse presente nella pratica musicale. Si possono citare diversi esempi nel corso della storia della musica europea: se ne esamineranno alcuni. Nel Novecento, tuttavia, è nata una nuova coscienza sulla dimensione spaziale del suono musicale; la disposizione dei musicisti, dei suoni e degli ascoltatori nel corso di una performance è divenuto nuovamente un parametro utilizzato dai compositori nelle loro creazioni. Questa comunicazione metterà in luce le diverse relazioni che con il tempo si sono venute a creare tra i due dominii, mettendo in risalto un aspetto ai più sconosciuto: spesso la teoria della scrittura della musica, la teoria della composizione musicale, è stata fortemente influenzata dall'architettura degli spazi della rappresentazione.
Francesco Scagliola
E’ compositore e didatta. Specializzato in Composizione (A. Corghi) presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e in Informatica Musicale presso il centro Tempo Reale, allora diretto da Luciano Berio. La sua produzione musicale, spazia dalla musica strumentale, a quella elettronica, fino alle arti intermediali. È fondatore del gruppo di produzione multimediale Sin[x]Thésis. Ha fatto musica, assieme a, tra gli altri, Michele Campanella, Azio Corghi, Arnoldo Foà, Giacomo Manzoni, Steve Reich, Swingle Singers. Suoi interessi di ricerca includono modelli computazionali per la generazione di musica e arte multimediale. Un suo contributo alla teoria della rappresentazione musicale si può leggere in "Imagine Math" (Springer-Verlag 2012). Primo in graduatoria nazionale per la docenza di Musica Elettronica per gli Istituti di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica; è professore di prima fascia, titolare della cattedra di Composizione Musicale Elettroacustica presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, dove coordina le Lauree in Musica Elettronica. E' stato, continuativamente dal 2001 al 2014, Maestro Assistente per l'Elettronica Interattiva e la Multimedialità presso l'Accademia Musicale Chigiana, nel tempo, dei Maestri Azio Corghi, Giacomo Manzoni, Henry Pouseur e Luis Bacalov (Premio Oscar 1995).
Acustica degli spazi per la rappresentazione
Francesco Martellotta | Politecnico di Bari
L’occupazione dello spazio da parte dell’uomo ha avuto, sin dalle prime battute dell’evoluzione, forti implicazioni di natura sonora legate sia alla comunicazione verbale sia alla percezione del mondo esterno. Il ruolo maggiormente evocativo che l’acustica conferiva a certi luoghi ha contribuito a plasmare associazioni, forse involontarie, fra attività, rituali e spazi. La formalizzazione di alcune di queste attività e la successiva specializzazione dei luoghi in cui esse sono state svolte ha ulteriormente contribuito ad instaurare un legame sempre più forte fra l’acustica del contenitore e il contenuto, con reciproche influenze che hanno costellato lo sviluppo dei riti civili, religiosi, delle arti sceniche e della musica. La comunicazione presenterà un rapido excursus storico di quelli che sono stati, e sono oggi, i luoghi dedicati all’ascolto e alla rappresentazione, mettendo in evidenza le specificità acustiche di ciascuno e l’influenza che essi hanno avuto sul repertorio che in esse (o per esse) è stato prodotto, offrendo anche saggi di ascolto. L’analisi di tale evoluzione giungerà fino ai giorni nostri in cui, per contro, la multifunzionalità richiesta agli spazi spesso trasforma i volumi architettonici in sofisticate macchine la cui acustica può adattarsi alle specifiche esigenze di quanto deve essere rappresentato.
Francesco Martellotta
Si è laureato con lode in Ingegneria Edile presso il Politecnico di Bari nel 1998, nel 2001 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica Tecnica presso l'Università di Ancona con una tesi sulle “Caratteristiche acustiche delle Chiese Romaniche in Puglia”. Presso il Politecnico di Bari è stato ricercatore dal 2002 al 2012 e da aprile 2012 è professore associato di “Fisica Tecnica Ambientale”. Nel 2014 ha conseguito l’abilitazione a professore di prima fascia nel macrosettore “Fisica Tecnica e Ingegneria Nucleare”. Svolge attività di ricerca nel campo dell’acustica architettonica, della riproduzione virtuale dei campi sonori, della modellazione del campo sonoro, della psicoacustica, del rumore e dei suoi effetti, nonché sul benessere ambientale interno in relazioni agli aspetti visivi, termici e acustici e sull’energetica degli edifici e sullo sviluppo di materiali termo isolanti e fonoassorbenti sostenibili. È stato ed è responsabile scientifico di numerosi progetti di ricerca e di trasferimento tecnologico, per oltre un milione di euro di finanziamento complessivo. È autore/coautore di circa 150 lavori scientifici, fra cui circa 70 articoli su riviste internazionali, e tre monografie fra cui i testi “Worship, acoustics, and architecture” e “La progettazione acustica delle chiese”. Nel 2007 è stato invitato come keynote lecturer sul tema dell’acustica delle chiese nell’ambito dell’International Symposium on Room Acoustics tenutosi a Siviglia. È stato chairman di numerose sessioni strutturate in convegni nazionali e internazionali ed è General Chair del Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana di Acustica che si terrà a Matera nel 2022. È membro dell’Associazione Italiana di Acustica, dell’Acoustical Society of America e dell’Audio Engineering Society. Attualmente ricopre l’incarico di Editor Associato per le riviste internazionali “Journal of Acoustical Society of America” e “Journal of Audio Engineering Society” ed è Guest Editor di Special Issues sulle riviste Materials, Buildings, Applied Sciences e Atmosphere.
Lo spazio architettonico come strumento musicale
Ludovico Bordignon, Antonella Talamonti | Faber Teater - Chivasso
Ogni luogo ha voci diverse. Ascoltarle e indagarle attraverso il teatro e la musica è una direzione di ricerca che anima molti dei nostri progetti creativi.Con lo “Stabat Mater” ci interroghiamo e interroghiamo lo spazio delle chiese. Abbiamo abitato e messo in voce chiese diverse, incontrato spazi accoglienti, spigolosi, lineari, sinuosi, dal romanico al contemporaneo, passando per le grandi navate gotiche e le articolate invenzioni delle cupole barocche. Ogni volta dialoghiamo con la pietra, il mattone, il marmo, il legno; cantiamo lo spazio e il suo vuoto, le sue forme, le proporzioni e i materiali, esplorando le risposte che ci si rivelano in termini di qualità e quantità di armonici e di risonanza di cappelle, navate, transetti, absidi, matronei… Scegliamo di conseguenza le posizioni e i movimenti degli esecutori, il tipo di emissione, la velocità di esecuzione dei brani e le durate dei silenzi, per permettere agli ascoltatori di poter fare esperienza di quel luogo come strumento musicale e di sé attraverso quello che le sue voci muovono all’ascolto.
Faber Teater
compagnia teatrale indipendente alla continua e appassionante ricerca di un proprio teatro fatto di pensiero, azione, idee, spettacoli, qualità, impegno.Da oltre 20 anni mette al centro della sua ricerca il lavoro d'attore, il teatro di gruppo, la creazione collettiva e l'attore musicale, con una costante attenzione alla qualità della relazione attore-spettatore. Ha creato numerosi spettacoli rappresentati in Italia e all'estero, nelle grandi capitali e nei villaggi più remoti. Dal 2004 approfondisce la ricerca musicale e pedagogica con Antonella Talamonti.
Lodovico Bordignon
Architetto, attore e cantante, formatore.Partecipa a tutti gli spettacoli collettivi di Faber Teater dalla sua fondazione. E' particolarmente interessato ad approfondire la relazione spazio-suono e focalizza la sua ricerca sull'esplorazione delle pratiche della presenza.
Antonella Talamonti
Compositrice, formatrice, ricercatrice e performer. Realizza installazioni e sonorizzazioni di spazi attraverso laboratori sulla relazione tra suono, spazio, movimento, parola e memoria dei luoghi. Lavora nel campo della vocalità, dell’improvvisazione vocale e della formazione musicale per musicisti, danzatori, insegnanti, educatori ed operatori sociali.
Testimonial per le Carriere in acustica e suono
Leonardo Lococciolo | Hackustica
Leonardo Lococciolo
Leonardo Lococciolo è uno studente - classe '96 - iscritto al corso di laurea in Ingegneria Civile delPolitecnico di Torino. Inizia a studiare tamburi a cornice e a sonaglio a 12 anni e sperimenta la fusione di diversi linguaggi nella Giovane Orchestra del Salento con la quale ha avuto la fortuna di esibirsi in numerosi teatri e sale da concerto.Alterna gli studi universitari al lavoro per due organizzazioni di Booking&Promotion ricoprendo diverse mansioni: backliner, responsabile logistica, assistenza tecnica e al management. Grazie al prezioso contributo di ciascuna esperienza e all’ispirazione di grandi maestri, decide di approfondire i temi dell'acustica architettonica con la professoressa Arianna Astolfi e la dottoressa Louena Shtrepi. Nel 2019 - sotto la supervisione dei dottori Alessandro Schiavi e Andrea Prato dell’INRIM - Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica - inizia un tirocinio per valutare lo smorzamento da vibrazioni in blocchi di tufo e malta cementizia. A Marzo 2020, grazie alla vincita di PIN - Pugliesi Innovativi, fonda e diventa project manager di Hackustica, una start up che si occupa di ricerca, sviluppo e caratterizzazione acustica di spazi e materiali naturali.Grazie al progetto “Da Grande Sarò un Teatro” e al contributo del DICAR - Dipartimento di Scienza dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura del PoliBa, al DENERG - Dipartimento Energia “Galileo Ferraris” del PoliTo e al DIARC - Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli, cura il progetto di correzione acustica del TEX - Il Teatro dell'Ex Fadda. Ulteriori informazioni:Attualmente con Hackustica si sta cimentando nella valorizzazione della lana italiana per la bioedilizia ponendosi l’obiettivo di definire la struttura di una filiera pugliese, i protagonisti e le relazioni tra soggetti con competenze diverse: agricoltori e studenti, aziende e allevatori, professori e tecnici del settore. Insieme ad un gruppo di giovani ingegneri, architetti e fonici progetta e realizza WoolUp | AcousticPanel: il primo prototipo di Hackustica che rappresenta il risultato dell'efficacia dei processi produttivi capaci di favorire la nascita di economie eco sostenibili.
Saluto musicale a cura del
Liceo Musicale D. Cirillo di Bari